2017/12/19

Interagire = servire e farsi servire

Siamo abituati a considerare i rapporti gerarchici come mutuamente esclusivi: o si comanda o si obbedisce, o si è padroni o si è servi, o si è superiori o inferiori. Dovremmo invece considerarli mutuamente inclusivi, ovvero come ruoli che possono invertirsi periodicamente, anche in periodi di tempo molto brevi, anche di pochi secondi, o essere simultanei. Perché rispetto ad una stessa persona si può essere servi e padroni, superiori e inferiori, maestri e allievi, guide e seguaci, in momenti diversi o nello stesso momento, a diversi fini e in diversi ambiti.

In altre parole, l'interagire tra due persone non implica la rinuncia al ruolo di fruitore da parte di uno dei contraenti. Ciascuno di essi può (e dovrebbe) servire l'altro e farsi servire dall'altro. Perché le interazioni servono a scambiare servizi (materiali o immateriali) e/o beni, e se una delle parti non riceve alcun servizio, non è motivata ad interagire, e di conseguenza l'interazione cessa, a meno che non venga mantenuta con la violenza.

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Blog di Bruno Cancellieri