2016/05/30

Bene o male che Y può causarmi o che posso causare a Y

Bene o male che Y può causarmi o che posso causare a Y. Si tratta di quattro domande fondamentali per la psiche, dove Y è una persona qualsiasi, conosciuta o sconosciuta:
  1. Che bene Y può causarmi?
  2. Che male Y può causarmi?
  3. Che bene posso causare a Y?
  4. Che male posso causare a Y?
Nel profondo del nostro inconscio queste domande vengono fatte continuamente e ad esse viene risposto senza inconsciamnete.

Il complotto cosmico

"L'umanità non sopporta il pensiero che il mondo sia nato per caso, per sbaglio, solo perché quattro atomi scriteriati si sono tamponati sull'autostrada bagnata. E allora occorre trovare un complotto cosmico, Dio, gli angeli o i diavoli." Umberto Eco - Il Pendolo di Foucault

2016/05/27

Dieci comandamenti per l'Uomo di oggi

Una società in cui la maggioranza delle persone seguisse questi comandamenti sarebbe la migliore che possiamo immaginare. Non si tratta di un'utopia, infatti ci sono già molte persone che li seguono, anche se purtroppo sono una minoranza.
The Book of LIfe è una splendida idea del filosofo Alain de Botton, il cui obiettivo è diffondere una filosofia pratica, cioè applicabile da tutti per il miglioramento della condizione umana.

http://www.thebookoflife.org/an-updated-ten-commandments/

Vinay Gupta: The Man Who is Constantly Trying to Solve Humanity’s Largest Problems and Save All of Our Lives

http://highexistence.com/vinay-gupta-the-man-who-is-constantly-trying-to-solve-humanitys-largest-problems-and-save-all-of-our-lives/



2016/05/26

Al di fuori della scienza

Al di fuori della scienza si può dire tutto e il contrario di tutto. Al di fuori della scienza ciò che conta non è la verità, ma i sentimenti, cioè ciò che piace o dispiace, che attrae o repelle, l'estasi o la paura.

2016/05/24

Bisogno e paura verso uno stesso oggetto

La coesistenza di bisogno e paura verso uno stesso oggetto può generare stress e altri disturbi mentali e dar luogo ad una dissonanza cognitiva che si risolve rimuovendo il bisogno, la paura, o entrambi (apatia e indifferenza) oppure in oscillazioni in cui a volte prevale il bisogno, altre volte la paura.

Domande morali

Vedendo una persona, chiedersi: che bene può farmi? Che male può farmi? Che bene posso farle? Che male posso farle?

Sul bene e il male

Il bene e il male non sono categorie assolute, ma relative ai rapporti interpersonali. Il bene è quando facciamo del bene a qualcuno, il male quando gli facciamo del male. Senza l'altro la morale non esiste. La morale è la qualità di ciò che facciamo e non facciamo agli altri, in termini di soddisfazione dei loro bisogni.

2016/05/23

Sulla potatura dei neuroni


Davvero interessante e utile da sapere, per tutti.

http://www.fastcompany.com/3059634/your-most-productive-self/your-brain-has-a-delete-button-heres-how-to-use-it

Bisogno e paura dell'Altro

Ogni essere umano ha bisogno e paura degli altri. Bisogno perché senza la loro cooperazione non può sopravvivere né soddisfare un gran numero di esigenze fondamentali, paura perché gli altri possono fargli del male in vari modi attivi e passivi, tra cui negargli la cooperazione stessa. Ma non è consentito aver paura della persona del cui aiuto si ha bisogno, perché la paura dà luogo a comportamenti difensivi e/o aggressivi che inibiscono la propensione alla cooperazione da ambo le parti. In altre parole, per ottenere aiuto o collaborazione da una persona, bisogna rimuovere la naturale paura verso di essa, cioè credere e/o far credere che in quel caso tale paura non esista e che ci si fidi incondizionatamente. Tuttavia, per quanto uno possa sforzarsi, la paura dell'altro è insopprimibile e può al massimo diventare inconscia ed esprimersi in vari modi mistificati, come pretendere dall'altro che si sottometta, rinunci più o meno alla propria libertà, si disarmi o si leghi a noi con un contratto implicito o esplicito, ricorrendo eventualmente a terzi (come la Chiesa, lo Stato o le tradizioni popolari) per imporre all'altro il rispetto della fedeltà e la cooperazione richiesta e/o promessa.

2016/05/21

Confusione tra spirito e inconscio

Ciò che molti chiamano spirito consiste in fenomeni neurologici inconsci che danno luogo a particolari motivazioni e sentimenti involontari. Chi non riconosce l'esistenza di un'attività neurologica inconscia ed ha avuto un'educazione religiosa, tende a spiegare i fenomeni motivazionali e sentimentali involontari o irrazionali usando termini e concetti spiritualisti.

2016/05/16

Ragione vs. sentimenti

Io penso che ciò che ci tiene in vita, ciò per cui vale la pena di vivere sono i sentimenti, che includono le emozioni, le passioni, il piacere, la pura del dolore, l'amore, il gusto. La ragione si è sviluppata filogeneticamente molto più tardi rispetto ai sentimenti, come strumento per facilitare la soddisfazione dei bisogni vitali. Siccome la ragione monitorizza la soddisfazione dei bisogni attraverso i sentimenti, ne consegue che essa è di fatto al servizio di questi. Vivere in modo ragionevole non avrebbe senso se non servisse a soddisfare i propri bisogni, vale a dire a produrre sentimenti desiderabili. D'altra parte, il bene è ciò che ci fa star bene, e il sentirsi bene è un sentimento, non uno stato razionale. Quello che la ragione può fare, e dovrebbe fare, è proporre la posticipazione di una soddisfazione immediata ed effimera a favore di una soddisfazione futura più intensa e/o duratura. La ragione dovrebbe anche servire a distinguere i bisogni (e i relativi sentimenti) sani da quelli morbosi e adoperarsi per soddisfare i primi e non i secondi. Ma queste cose sono difficili specialmente in assenza di un'adeguata conoscenza della natura umana, campo del sapere molto trascurato e controverso, sia a livello accademico che popolare. Per concludere, sia i sentimenti che la ragione possono essere sani e morbosi e l'optimum, secondo me, è una ragione sana al servizio di sentimenti sani.

2016/05/15

Sulla funzione dell'arte

Le opere d'arte e di poesia, quando sono riuscite, sono belle, affascinanti, confortanti, stimolanti, emozionanti, convincenti. Coltiviamole dunque, ma non illudiamoci che siano strumenti di conoscenza o di crescita. Le arti possono rendere attraente ciò che è buono ma anche ciò che è malvagio. Possono essere nocive quando distraggono eccessivamente dalla realtà, o quando vengono usate per differenziarsi da chi non le apprezza, non le capisce, non le coltiva. Le arti hanno una funzione sociale unificante e al tempo stesso discriminante.

Sulla concezione del tempo

In un mondo in cui nulla si muove e nulla cambia, il tempo non esiste o è fermo. Il tempo è la percezione del movimento o mutamento.

2016/05/14

Come dovrebbe funzionare una psicoterapia

La psicoterapia dovrebbe aiutare il paziente (cioè uno che ha emozioni indesiderate) a rendere coscienti le vere cause delle proprie emozioni e rielaborare (cioè eliminare o modificare) i relativi collegamenti di causa-effetto mediante la riproduzione o simulazione, in dosi controllate, delle cause individuate.

Visioni del mondo e sistemi di valori

In ogni visione del mondo e sistema di valori c'è un'etica ed un'estetica che qualificano ogni persona come più o meno buona, giusta, bella. Ogni essere umano adotta una visione del mondo e un sistema di valori in cui la propria persona è giusta, accettabile, amabile, attraente, apprezzabile, ed è ostile ad ogni visione del mondo e sistema di valori in cui la propria persona è ingiusta, inaccettabile, detestabile, repellente, disprezzabile.

Tutto è relativo

Si dice spesso "tutto è relativo", come battuta banale e riempitivo retorico, senza rendersi conto della profonda verità di tale affermazione. In realtà ci comportiamo come se molte cose fossero assolute. Scambiare per assoluto ciò che è relativo può avere conseguenze catastrofiche a livello individuale e sociale.

Il nostro posto nella visione del mondo altrui

Qualunque cosa diciamo o facciamo comunica agli altri la nostra visione del mondo.

Ognuno di noi si fa un'idea (consciamente o inconsciamente) delle funzioni, del valore e dell'importanza che la propria persona ha nella visione del mondo di ogni altro e si comporta di conseguenza.


Tutti noi tendiamo infatti (consciamente o inconsciamente) a favorire i portatori di visioni del mondo in cui la nostra persona appare giusta e onorevole, e ad osteggiare i portatori di visioni del mondo in cui la nostra persona appare ingiusta o disonorevole.

2016/05/09

Procurare una gioia a qualcuno

"Il mezzo migliore per cominciare bene ogni giornata è: svegliandosi pensare se non si possa in questa giornata procurare una gioia almeno a una persona. Se ciò potesse valere come un sostitutivo dell'abitudine religiosa della preghiera, il prossimo trarrebbe vantaggio da questo cambiamento" (F. Nietzsche)

2016/05/08

I bisogni altrui

Una delle qualità più utili che un essere umano possa avere è la capacità di far credere agli altri e a sé stesso di avere a cuore i bisogni altrui.

Diversamente umani

Siamo tutti diversamente umani.

Volontà e bisogno

L'individuo sano vuole ciò di cui ha bisogno. L'individuo nevrotico vuole ciò di cui non ha bisogno e non vuole ciò di cui ha bisogno. L'individuo nevrotico non sa nemmeno di cosa ha bisogno.

2016/05/07

Sull'arroganza

L'arroganza è un'invenzione di chi è incapace di concepire idee originali.

C'è arroganza e una certa ipocrisia anche nel dire "so di non sapere".

Sul mistero di Dio

Millenni di riflessioni e milioni di scritti sull'esistenza di Dio non hanno portato a nulla di concreto, nulla di dimostrabile. Ritengo quindi inutile continuare a riflettere su tale argomento in sé e per sé, in assenza di elementi nuovi. Invece ritengo estremamente interessante e utile riflettere su Dio come concetto psichico, come qualcosa che esiste realmente nella psiche, e che ha degli effetti enormi sulla società, sui sentimenti umani, e a volte anche sul corpo, come succede con i placebo. Non è il mistero di Dio che mi interessa o affascina, ma il mistero della psiche umana, che ha bisogno di creare Dio (nelle sue varie declinazioni) e di usarlo per farsi guidare da esso e per influenzare il comportamento altrui. Dio, dunque, come fenomeno psichico e storico.

La colpa dei mali dell'umanità

Di fronte alle tragedie dell'umanità come le guerre, i genocidi, le dittature, l'emigrazione di massa, la fame e la povertà diffusa ecc., ci aspettiamo che i governi facciano qualcosa, che gli altri cambino qualcosa, ma il problema è la nostra incapacità di organizzarci per migliorare il mondo, e la nostra resistenza al cambiamento. Homo sapiens? Homo ignarus! Se non siamo nemmeno capaci di far funzionare un condominio, un municipio, la raccolta differenziata dei rifiiuti, come possiamo pensare di risolvere problemi molto più difficili come la pace nel mondo? Ci limitiamo a lamentarci, a scandalizzarci, cerchiamo dei colpevoli (i capitalisti, i poteri forti, la massoneria, il gruppo Bilderberg, i mass media, internet, l'Islam, il Vaticano, i preti, i politici e gli elettori degli altri partiti ecc.) e non ci sentiamo corresponsabili dei mali dell'umanità. La colpa è sempre degli altri.

Empatia dei bisogni

Chiedersi continuamente, spontaneamente, per ogni essere umano reale o immaginario (compresi noi stessi), quali siano i suoi bisogni, il loro stato di soddisfazione e cosa possiamo fare per contribuire a soddisfarli.

Domande sui bisogni

Di cosa/chi ho bisogno?
Quanto i miei bisogni sono soddisfatti?
In cosa sono insoddisfatto?
Chi/cosa può aumentare/diminuire la mia soddisfazione?
Chi posso soddisfare?
Come posso soddisfare gli altri?
Di chi/cosa gli altri hanno bisogno?
Quanto gli altri sono soddisfatti?
In cosa gli altri sono insoddisfatti?
Quanto mi illudo di soddisfare i miei bisogni?
Quanto gli altri si illudono di soddisfare i loro bisogni?
Quanto illudo gli altri di soddisfare i loro bisogni?
Quanto gli altri mi illudono di soddisfare i miei bisogni?
Quanto gli altri si illudono di soddisfare i miei bisogni?
Quanto mi illudo di soddisfare i bisogni altrui?

2016/05/06

Soddisfazione, cooperazione e miglioramento personale

Per soddisfare i nostri bisogni abbiamo bisogno della cooperazione altrui. Il miglioramento personale non garantisce il miglioramento di tale cooperazione, infatti potrebbe peggiorarla. Il vero miglioramento personale è dunque quello che contribuisce a migliorare la cooperazione con gli altri al fine di una reciproca soddisfazione. Infatti, se la soddisfazione non è reciproca, dura poco.
È dunque importante avere una buona capacità di capire e soddisfare i bisogni altrui, e di capire e manifestare i propri.

2016/05/02

Neuroscientists create ‘atlas’ showing how words are organised in the brain

Scientists have created an “atlas of the brain” that reveals how the meanings of words are arranged across different regions of the organ.

Like a colourful quilt laid over the cortex, the atlas displays in rainbow hues how individual words and the concepts they convey can be grouped together in clumps of white matter.

Leggi l'intero articolo e guarda il video in https://www.theguardian.com/science/2016/apr/27/brain-atlas-showing-how-words-are-organised-neuroscience 

Blog di Bruno Cancellieri