2015/08/31

The power of Outrospection (Empathy)

Iniziativa eccellente, incoraggiante per il futuro dell'umanità.



Vedi anche il museo dell'empatia.

Perché tante persone sono sole pur non volendolo?

Credo che ciò sia dovuto ad una combinazione di diversi possibili fattori individuali e sociali, come i seguenti:
  • siamo tutti diversi (per predisposizioni ed esperienze) ma non vediamo né capiamo abbastanza le diversità umane
  • viviamo in una società che scoraggia l'analisi delle differenze umane, come se fosse un'attività pericolosa, e cerca di farci credere che siamo più uguali di quanto non siamo veramente

Felicità ed endorfine

"Data la complessità dell’apparato mentale umano, sembra piuttosto che la felicità, intesa come espressione soggettiva di uno stato di attivazione del sistema endorfinico, dipenda dall’insieme dei rapporti che il soggetto intrattiene con il mondo e dall’uso attivo delle sue potenzialità." (Luigi Anepeta)

2015/08/30

Sintesi dei problemi sociali



La condivisione pacifica delle esperienze e delle risorse con altri è il massimo bene per un essere umano. Alla condivisione desiderata si oppongono dinamiche sociali come le seguenti:
  • la competizione per le risorse e le posizioni gerarchiche migliori, per la proprietà privata, per la modifica delle norme e dell'ordine a proprio favore, per le persone più interessanti con cui condividere cose; a ciò si aggiunge la concorrenza tra coloro che offrono risorse, per cui non tutti trovano un sufficiente numero di persone interessate alla loro offerta;
  • la selezione delle persone con cui condividere cose, e delle esperienze e risorse da condividere con persone, per cui non tutti possono condividere le cose che vorrebbero con le persone con cui vorrebbero farlo, e molti soffrono per scarsità di condivisione.

    2015/08/29

    A cosa serve una religione

    Una religione può avere diverse funzioni tra cui le seguenti:
    • confortante: con le sue credenze (che gli atei considerano illusioni) allevia l'angoscia di affrontare una vita e un mondo sensa senso, il dolore e la morte
    • morale: fornisce un'etica con cui tenta di regolare e limitare i rapporti umani per evitare una competizione sfrenata di tutti contro tutti.
    • comunitaria: soddisfa il bisogno di appartenenza e condivisione
    • politica: facilita la sottomissione della gente al potere, educandola all'obbedienza e al rispetto dell'autorità non democratica.
    • economica: permette ad alcuni di avere un lavoro (il clero e i suoi collaboratori) e in certi casi di arricchirsi e salire nella scala sociale
    Tali funzioni possono essere presenti in combinazioni e pesi diversi da persona a persona e da religione a religione.

    2015/08/27

    Crimini a sfondo religioso

    Giustamente ci fanno orrore i soldati dell'ISIS che decapitano i loro prigionieri per la gloria di Allah. Ma allora perché non ci fa orrore Abramo che per la gloria di Javeh avrebbe sgozzato suo figlio se un angelo non l'avesse fermato? In quanto a responsabilità morale, è come se Abramo avesse effettivamente sgozzato suo figlio. Il fatto che glielo abbia chiesto Dio non lo giustifica. Chiunque può avere una visione o ricevere un insegnamento in cui il suo dio gli comanda di uccidere qualcuno. Perché, per i cristiani e gli ebrei, Abramo è un eroe da imitare, mentre i soldati dell'ISIS sono bestie sanguinarie?

    2015/08/25

    Sia fatta la volontà di chi/cosa?

    Io, cioè il mio io cosciente, il mio libero arbitrio (bisognerebbe coniare un nuovo pronome per indicare questa entità, per esempio "ioc") sono di fronte a infinite mutevoli volontà, sia interne che esterne al mio corpo, alcune convergenti, altre divergenti, altre antagoniste, altre ancora scorrelate, e posso decidere (se la libertà non è un'illusione) quali di esse assecondare o servire, e quali ignorare o reprimere.

    2015/08/23

    Condivisione, competizione, individuazione, evoluzione

    La condivisione di tutto ciò che è possibile condividere è la situazione ideale, ottimale per il benessere sociale e individuale. E' il bene supremo. I nemici della condivisione sono la competizione e l'individuazione.

    Nella competizione uno cerca di avere più potere o beni, o cose migliori, di un altro e per questo ha bisogno di riservare a sé stesso (ed eventualmente a familiari, amici e alleati) cose che non è disposto a condividere con tutti gli altri.

    Transcending Human Madness and the Over-Developed Ego

    La società è malata di mente, per me non ci sono dubbi. Questo articolo attribuisce la malattia ad un ego troppo sviluppato che si è formato quando l'uomo ha abbandonato lo stato primitivo per vivere nella civiltà. Consiglia la meditazione come rimedio. Secondo me la questione è molto più complessa, ma l'articolo dice cose condivisibili che meritano di essere prese in considerazione.

    Leggi l'articolo

    2015/08/22

    Avere la coscienza a posto

    Tutti hanno la coscienza a posto anche i peggiori criminali. La psiche ha dei meccanismi di difesa (basati sull'autoinganno e la percezione selettiva) che fanno in modo, tranne rare eccezioni, che abbiamo sempre la coscienza a posto. Un posto privilegiato e inattaccabile nella nostra visione del mondo.

    I processi alle intenzioni

    Ci sono persone che ti criticano non perché ritengono che quello che fai o dici sia sbagliato, ma perché sono disturbati dalla tua esistenza o dalla tua diversità. Non potendo allontanarti o distruggerti, ti attribuiscono difetti che non hai dopo aver fatto un processo soggettivo alle tue intenzioni.

    La condivisione del gusto per le arti

    Se la felicità dipende dalla condivisione di cose gradevoli, le arti (in senso esteso) possono in essa giocare un ruolo importante. Condividere con altri il piacere che le arti possono dare non solo è fonte di ulteriore piacere, ma può anche essere un mezzo per selezionare le persone per affinità, in modo che la condivisione avvenga soprattutto con le persone di simili gusti e sensibilità.

    2015/08/21

    Pubblicità da persona a persona come servizio sociale

    Io penso che ognuno dovrebbe pubblicizzare, con i mezzi a sua disposizione, le cose migliori che ha conosciuto e usato, affinché anche altri possano conoscerle ed eventualmente usarle, per il loro bene.

    Questo avviene già nei social network, quando, ad esempio, qualcuno condivide il link ad un sito web che ha trovato particolarmente interessante. Purtroppo però, spesso nei social network vengono condivise cose di scarsa o dubbia importanza, solo per il piacere di condividere qualcosa con altri e far sentire la nostra presenza. Bisognerebbe allora, quando si condivide qualcosa, indicare quanto essa è per noi importante, valida, utile, e perché.

    2015/08/20

    La paura del confronto

    Una delle cose che più disturbano un essere umano è il confronto, in termini etici o intellettuali, rispetto a un altro, o alla media degli altri membri della comunità di appartenenza.

    2015/08/17

    Amore, condivisione, felicità

    Amare una persona è desiderare di condividere cose con essa. Amare una cosa è desiderare di condividerla con altre persone. Felicità è condivisione di cose importanti e innocue, con persone gradevoli.
    Si possono condividere tante cose: i propri corpi, speranze, illusioni, idee, pensieri, beni mobili e immobili, obiettivi, progetti, paure, sentimenti, gusti, luoghi, conoscenze, princìpi, fedi, oggetti, spazi, tempi, ricordi, piaceri, dolori, ma anche odii, disgusti, disprezzi, invidie, ostilità, distruttività.

    2015/08/16

    Importanza della condivisione

    Per il benessere psichico e il buon umore, è importante condividere qualcosa di sostanziale con altre persone. La condivisione, che non può essere una tantum, ma va rinnovata continuamente e deve essere bilaterale, serve a farci sentire parte della società, accettati, accolti, rispettati, desiderati. Senza tale percezione siamo facilmente vittime di ansia, depressione, panico, misantropia, angoscia, disperazione, senso di solitudine, tristezza e disturbi psicosomatici.

    2015/08/15

    Amazon: il costo umano della produttività e dell'efficienza illimitata

    Articolo impressionante sulle condizioni di lavoro presso Amazon, una delle aziende più efficienti e di successo nel mondo, che disumanizza i suoi impiegati e crea disoccupazione a livello globale.

    http://www.nytimes.com/2015/08/16/technology/inside-amazon-wrestling-big-ideas-in-a-bruising-workplace.html?_r=0

    Introversione-estroversione: polarità o tratti sommabili?

    Comincio a pensare che introversione ed estroversione non siano i due poli, mutulmente esclusivi, di un unico tratto, ma due tratti sommabili. Intendo dire che ogni essere umano potrebbe avere una certa quantità di introversione e una di estroversione, diverse da persona a persona, quantità che, anziché escludersi mutualmente, si sommerebbero.
    Così, per esempio, ci potrebbero essere persone molto introverse e molto estroverse allo stesso tempo, altre molto introverse e poco estroverse o viceversa, altre (il caso peggiore) poco introverse e poco estroverse: cioè quasi completamente apatiche, indifferenti, inerti.
    Che ne pensate della mia ipotesi?
    Se fosse vera, non avrebbe senso contrapporre introversi ed estroversi, ma, semmai i molto introversi con i poco introversi, e l'estroversione non sarebbe mai un difetto, ma sempre una qualità, una risorsa utile e desiderabile.

    Psicologia teorica e pratica

    La psicologia "tout court" dovrebbe chiamarsi psicologia teorica. Infatti esiste anche una psicologia pratica, costituita da soprattutto da biografie e romanzi, in cui si possono osservare gli effetti dell'attività psichica nella vita reale o immaginaria delle persone. Psicologia teorica e pratica dovrebbero convivere e procedere unite nella mente dello studioso e dell'osservatore per una reciproca verifica a vantaggio di entrambe, ma questo avviene molto raramente.

    2015/08/14

    Libertà naturali e sociali

    Ogni essere umano è per natura libero di essere stupido e ignorante nella misura in cui non danneggia altri umani, ma anche di difendersi dai danni che possono derivargli dal libero comportamento degli altri, e cercare perciò di porre dei limiti alla libertà altrui con la forza o altri mezzi.

    2015/08/13

    Il bisogno di parlare con qualcuno

    Ogni tanto sento il bisogno di parlare (a voce) con qualcuno/a di temi umanistici (filosofici, psicologici ecc.) e intimi. Chi sente lo stesso bisogno può contattarmi.

    La formula della felicità

    Felicità = condivisione di cose che migliorano la vita.

    2015/08/12

    Ritagli di realtà

    Con un ritaglio di realtà si può dimostrare qualsiasi tesi.

    2015/08/11

    Dio gioca a nascondino

    Se vi capita, divertitevi a chiedere ad un prete perché, se Dio è onnipotente, ha bisogno dei preti per insegnare la religione e non l'insegna direttamente Lui a tutti gli esseri umani in ogni parte del mondo, quando raggiungono l'età della ragione, eventualmente attraverso lo Spirito Santo. Tra l'altro si eviterebbe quell'imbarazzante fenomeno delle religioni che sono diverse per zone geografiche, proprio a causa dei diversi intermediari presenti sul posto. Perché Dio parla direttamente solo ad un piccolissimo numero di persone privilegiate? Perché gioca a nascondino e premia chi lo trova e castiga chi non ci riesce?

    Il diritto di essere tristi

    Viviamo in una società così profondamente malata che non possiamo mostrarci tristi senza essere considerati malati, stupidi o miserabili, e trattati di conseguenza. In realtà un essere umano sano che non abbia rapporti umani soddisfacenti non può non essere triste, specialmente quando è consapevole della propria solitudine e della incomprensione da parte degli altri.

    Malgoverno e inerzia sociale

    La volontà di noi cittadini contro il malgoverno non conta nulla, perché siamo incapaci di mobilitarci in modo organizzato per il bene comune. Ci limitiamo a lamentarci, tra amici. L'inerzia, l'indifferenza, l'ignoranza, l'autoindulgenza e l'individualismo della gente sono i migliori alleati dei cattivi politici.

    2015/08/10

    Normalità della solitudine

    “In the deepest and most important things, we are unutterably alone, and for one person to be able to advise or even help another, a lot must happen, a lot must go well, a whole constellation of things must come right in order once to succeed.” — Rainer Maria Rilke

    Gloria e miseria dei libri

    Un libro può essere utile e piacevole, ma anche inutile, dannoso o sgradevole.

    Un libro ci può far conoscere cose che altrimenti non conosceremmo, esperienze di altre persone che non avremmo altrimenti occasione di fare, ci può far capire cose che altrimenti non riusciremmo a capire, ma ci può anche ingannare, farci scambiare falsità per verità, verità per falsità, complessità per semplicità o semplicità per complessità.

    Come si diventa oltreuomo



    Leggi l'articolo in www.heighexistence.com

    2015/08/09

    Conoscere vs. capire le persone

    Conoscere e capire sono due cose diverse. Infatti si può conoscere senza capire e capire senza conoscere. Ci sono persone che, nonostante si frequentino da anni, ancora non si capiscono e altre che si capiscono dopo essersi frequentate solo per pochi giorni.

    Conoscere una persona significa aver acquisito le informazioni utili per riconoscerla, mentre capire una persona significa avere gli elementi per spiegare e prevedere il suo comportamento.

    Cosmopolitan

    Oggi mi è capitato tra le mani il numero di agosto 2015 di Cosmopolitan, "il mensile femminile più letto nel mondo". L'ho sfogliato e letto qualche articolo. 188 pagine, di cui una su tre contenenti solo pubblicità di cosmetici e abbigliamento. Gli articoli parlano quasi esclusivamente di sesso, moda e personaggi dello spettacolo. Il sesso è presentato come obiettivo da raggiungere, come misura del successo, ma anche come occasione di tradimento. La bellezza femminile e maschile (cioè una certa idea di bellezza o stile), e l'amore (dai primi incontri all'indispensabile accoppiamento sessuale) sono i motivi conduttori della rivista. Mi sono chiesto: a cosa serve una rivista come questa? Che funzione e che impatto ha nel comportamento sociale e individuale e nella mentalità dei lettori? Perché viene letta? Io credo che essa nasconda un messaggio più o meno esplicito che dice pressappoco così: "La sola cosa che conta per una donna è attrarre e farsi penetrare e possibilmente mantenere e proteggere da un uomo bello e di successo. Noi vi aiutiamo, con i nostri consigli, a raggiungere tale obiettivo, cioè a diventare più bella e interessante possibile, a individuare gli uomini più belli e interessanti, e a comportarvi in modo da attrarli a voi e non perderli dopo che li avrete conquistati. Tutto il resto è noia".

    Essere amato e rispettato come bambino

    Ogni tanto vorrei essere amato e rispettato come bambino. Vorrei non dover essere adulto, marito, padre, educatore, amministratore, lavoratore, datore di lavoro, cittadino, forte, virile, saggio, affidabile, responsabile, competitivo, normale. Vorrei essere amato e rispettato incondizionatamente, per il solo fatto di esistere. Vorrei essere amato e rispettato senza dover amare e rispettare. Vorrei essere amato e rispettato per quello che sono e che sono stato, non per quello che dovrei essere e che gli altri si aspettano da me. Per le mie differenze e specialità, non per le mie conformità.
    Forse da bambino non sono stato abbastanza amato e rispettato come bambino, e ne ho ancora bisogno. Forse questo è vero anche per molti altri.

    2015/08/06

    Come liberarsi di qualcosa

    "Non ci si libera di una cosa evitandola, ma soltanto attraversandola." (Cesare Pavese)

    Reciprocità dei sentimenti

    Simpatia, antipatia, amore, odio, stima, disprezzo, ostilità, ospitalità, fiducia, diffidenza, sono normalmente reciproci.

    2015/08/05

    Comprensione critica

    "[Occorre passare] dall’intolleranza interiore nei confronti degli altri e di sé alla pietas, ad uno sguardo cioè che ci restituisce, dentro e fuori di noi, l’umanità come una specie maldestra che, ossessionata dalla paura e dal dolore, adotta quasi costantemente rimedi che sono peggiori del male." [Luigi Anepeta]

    Razionalizzazione

    "Razionalizzazione. Con questo termine, E. Jones ha indicato le procedure con cui un soggetto cerca di dare una spiegazione che risulti coerente sul piano logico e accettabile sul piano morale di un sentimento, di un’azione, di una condotta di cui non vuole scorgere le motivazioni profonde. La razionalizzazione è dipendente dalle ideologie di riferimento, e realizza, con esse, una miscela tossica di mistificazione."
    [Luigi Anepeta]

    Inconscio

    L'inconscio è uno stupido dittatore che ha un potere immenso sui nostri pensieri, sentimenti e motivazioni. La sua logica è automatica, prevedibile, irrazionale, impulsiva, rigida, inesorabile, ostinata, resistente, gelosa, vanitosa, soggettiva, settaria, pavida, ignorante, ingannevole, semplicistica, fondamentalista, assoluta, egocentrica, intollerante, irresponsabile, autodifensiva, conservatrice.

    2015/08/04

    Catechismo della Chiesa cattolica

    Più che la Bibbia, il "Catechismo della Chiesa cattolica" [1] è la migliore guida per decristianizzarsi senza fatica e senza dubbi. Approvato nel 2005 da Benedetto XVI, strutturato in forma di 598 domande e risposte ordinate per temi, brevi e precise, generalmente tautologiche, autoreferenziali, astruse, fondamentaliste, politicamente tendenziose, evasive, questo volumetto è tutto un fiorire di imbarazzanti e sfacciati insulti al buon senso e all'intelligenza dei lettori. Per il suo bene, la Chiesa dovrebbe metterlo all'indice, ritirare tutte le copie in circolazione e farlo cadere nell'oblio.

    Donne senza desideri sessuali

    Nei 10 comandamenti biblici ce n'è uno che dice "non desiderare la donna d'altri". Ma non ce n'è uno che dica "non desiderare l'uomo d'altre". Perché? Evidentemente per il Signore è inconcepibile che le donne possano avere desideri sessuali.

    2015/08/03

    Critica individuale e sociale

    Gli umani hanno paura di essere criticati perché inconsciamente una critica è vista come una minaccia di esclusione dalla comunità. Perciò fanno di tutto per evitare critiche e disprezzano e osteggiano coloro che li criticano direttamente, indirettamente o anche solo potenzialmente. La critica, specialmente quella sociale, è politicamente scorretta per definizione, e causa di ostracismo. Per questo è così rara. È praticamente un tabù che pochi osano sfidare, pagandone le conseguenze.

    2015/08/02

    Sull'homo sapiens

    L'homo sapiens è un animale capace di riflettere su se stesso come specie e come individuo. Tuttavia riflettere non significa necessariamente capire, né essere in grado di controllare il proprio comportamento, che resta comunque quasi completamente automatico.

    Progresso tecnologico e disoccupazione

    Molti non hano ancora capito che maggiore automazione, maggiore razionalizzazione della produzione, maggiore produttività = maggiore disoccupazione. Ve lo dice un informatico. Per un nuovo posto di lavoro di informatico o di esperto di robotica o di ricerca e sviluppo se ne perdono più di uno per l'esecuzione del lavoro. Per far fronte a questo problema le vecchie ricette (e quelle attuali) sono ridicole. Per ridurre la discoccupazione ci vuole un cambio di filosofia a livello globale, un nuovo umanesimo. Una rivoluzione culturale profonda. Ma quasi nessuno lo ha ancora capito.

    2015/08/01

    Un'etica basata sul piacere e il dolore

    Il piacere è un'emozione associata alla soddisfazione di un bisogno, tranne nei casi di piaceri artificiali, cioè indotti da sostanze chimiche.

    Il piacere viene sentito nel momento in cui un bisogno viene soddisfatto. Una volta saziato il bisogno, il piacere scompare per tornare quando il bisogno si risveglia e viene nuovamente soddisfatto.

    Per quanto riuarda il dolore, ve ne sono di due categorie. Quello fisico (prodotto da lesioni o disfunzioni fisiche) e quello psichico. Quest'ultimo è sintomo di frustrazione di bisogni.

    Se consideriamo i bisogni umani "sani" la misura di ogni valore, allora la ricerca del piacere e l'evitamento del dolore, propri e altrui, dovrebbero essere il dovere morale fondamentale.

    Il bisogno di felicità

    "La Natura non ci ha solamente dato il desiderio della felicità ma il bisogno; vero bisogno, come quel di cibarsi. Perché chi non possiede la felicità, è infelice, come chi non ha di che cibarsi, patisce di fame. Or questo bisogno ella ci ha dato senza la possibilità di soddisfarlo, senza nemmeno aver posto la felicità nel mondo." [Giacomo Leopardi]

    Blog di Bruno Cancellieri