2014/10/31

Sospetto sistematico

Facendo tesoro di ciò che Marx, Freud e Nietzsche ci hanno insegnato, conviene sospettare sistematicamente delle motivazioni "ufficiali" del comportamento umano, compreso il mio. Le vere motivazioni, censurate, possono essere altre, come la difesa e conservazione dell'assetto economico della società con le ingiustizie di cui beneficiamo, le pulsioni libidiche, il gregarismo, la volontà di potenza e il risentimento dei più deboli verso i più forti.

2014/10/30

Sulla creatività

Citazione da Isac Asimov: "La storia del pensiero umano induce a ritenere che è difficile pensare a un’idea, anche quando tutti i fatti sono lì, sul tavolo. Per fare questo collegamento serve una certa audacia. E dev’essere così, perché ogni collegamento che non richiede audacia è un collegamento che può essere fatto da tante persone contemporaneamente e che non si sviluppa come un’“idea nuova”, ma come un semplice “corollario di un’idea vecchia”. È soltanto dopo che un’idea nuova appare ragionevole. Inizialmente è il contrario: sembra il massimo dell’irrazionalità presupporre che la terra sia tonda invece che piatta, o che sia lei a muoversi invece del sole, o che un oggetto, una volta messo in movimento, necessiti di una forza per fermarsi e non di una forza per continuare a muoversi; e così via. Una persona disposta ad andare contro la ragione, l’autorità e il senso comune è necessariamente una persona molto sicura di sé. Dato che persone di questo tipo nascono di rado, sicuramente apparirà eccentrica al resto della popolazione. Una persona eccentrica sotto un certo aspetto spesso è eccentrica anche da altri punti di vista. Di conseguenza, la persona che ha maggiori probabilità di arrivare ad avere un’idea nuova è una persona che ha una buona preparazione nel settore in questione e che ha abitudini non convenzionali."

I maestri del sospetto

I maestri del sospetto e la negazione dell’esperienza morale: Marx, Freud, Nietzsche
(Articolo di di Priscilla Cavalieri)

Introducono il sospetto che l’esperienza morale non sia libera ma che, agiscano meccanismi automatici, che il soggetto subisce non esercitando la sua libertà.

Karl Marx (1818- 1883): individua nel rapporto struttura-sovrastruttura il meccanismo che guida l’esperienza morale. Non è la coscienza dell’uomo a determinare il suo essere, ma il suo essere sociale a determinare la sua coscienza.
L’unica struttura reale per Marx sono i rapporti economici di potere e la morale non è che una sovrastruttura dipendente da tali rapporti. Dunque la morale non è che la difesa di un determinato assetto di potere: in questo caso si tratta della morale borghese della società capitalista- borghese.

Sigmund Freud (1859- 1939): individua nei rapporti tra Io, Es e Super-Io il meccanismo che identifica la libertà dell’esperienza morale.
L’Io è determinato nel conflitto tra l’istintività (Es) e la razionalità (Super-Io). L’Es è l’uomo allo stato naturale, il bimbo che persegue il piacere senza remore. Il Super Io si costituisce quando al bimbo viene negato il piacere che deriva dal possesso della madre a causa dell’ingresso della figura paterna. In questo momento avviene la rimozione della libido (pulsione sessuale) e l’introduzione della morale nell’identificazione del bambino con la figura paterna.
La morale è quindi la repressione della libido (pulsioni di vita) e della repressione sessuale.

Friedrich Nietzsche (1844- 1900): individua nel risentimento la conseguenza dell’esperienza morale. Ritiene che la morale tradizionale, identificata con la morale cristiana, sia una conseguenza del risentimento dei deboli.
Questi, umiliati dall’esperienza dei forti e non potendo ribaltare la realtà, si costruiscono una morale rovesciata e chiamano “male” ciò che è bene (forza, piacere) e “bene” ciò che è male (umiltà, rinuncia). In pratica, non potendo rovesciare la realtà, la rovesciano a livello di morale.

2014/10/25

Intelligenza e complessità (1)

Io credo che l'intelligenza dipenda (anche) dalla capacità di gestire la complessità. Le persone più intelligenti possono ragionare considerando un numero di aspetti interconnessi più grande rispetto a quanti ne riescono a considerare quelle meno intelligenti.

Così, se un fenomeno è causato da un insieme di molteplici cause, le persone più intelligenti saranno in grado di vederne e prenderne in considerazione un numero maggiore rispetto a quelle meno intelligenti.

In altre parole, tanto meno una persona è intelligente, tanto più semplice è la sua visione del mondo.

E siccome la verità è più complicata della falsità, le persone meno intelligenti preferiranno spiegazioni semplici anche se false, rispetto a quelle complesse anche se vere.

2014/10/24

Comunicare la sapienza

"Sarebbe davvero bello, Agatone, se la sapienza fosse in grado di scorrere dal più pieno al più vuoto di noi, solo che ci mettessimo in contatto l'uno con l'altro, come l'acqua che scorre nelle coppe attraverso un filo di lana da quella più piena a quella più vuota." (Platone - Simposio)

2014/10/23

Wave - Perpetuum Jazzile




Versione cantata da Tom Jobim: https://www.youtube.com/watch?v=w73hEZKnDeA

Esanalisi

Io credo che l'apprendimento e la valutazione critica di qualsiasi testo letterario, scientifico, tecnico, filosofico, politico, economico, commerciale o giornalistico sarebbero facilitati da una trattazione strutturata come segue:
  1. SINOSSI: riassunto delle principali tesi, affermazioni e raccomandazioni espresse dal testo.
  2. CONTESTO: quadro di riferimento, assunzioni e conoscenze preliminari indispensabili per la comprensione del testo.
  3. PREGI: indicazione degli elementi più efficaci, convincenti e verificabili espressi nel testo.
  4. DIFETTI: indicazione degli elementi meno efficaci, meno convincenti e meno verificabili espressi nel testo.
  5. BENEFICI: indicazione dei benefici (e dei relativi beneficiari) che potrebbero scaturire dall'adozione o applicazione di quanto espresso nel testo.
  6. INCONVENIENTI: indicazione degli inconvenienti (e delle relative vittime) che potrebbero scaturire dall'adozione o applicazione di quanto espresso nel testo.

2014/10/22

La mia ricetta per migliorare il mondo

Per migliorare il mondo, secondo me, bisogna educare le nuove generazioni (e rieducare le attuali per quanto possibile) ad utilizzare le scienze umane e sociali per soddisfare al meglio i bisogni naturali propri e della maggior parte degli esseri umani. Ciò comporta la necessità di conoscere e analizzare i bisogni umani (distinguendoli in sani, malati, rimossi e mistificati) e le cause della loro insoddisfazione. A tale scopo ogni persona di buona volontà dovrebbe impegnarsi per individuare e promuovere (specialmente attraverso blog e social network) i testi più utili della letteratura scientifica e umanistica, inclusi quelli giornalistici.
In ogni caso, il mondo non migliorerà se un congruo numero di persone non si impegneranno in tal senso.

2014/10/12

Il rischio di migliorare

A forza di migliorare se stessi si finisce per diventare migliori di altri anche non volendo, e questo dà fastidio a chi viene superato. Quindi per migliorare ci vuole coraggio.

2014/10/08

Sull'incompletezza dell'essere e del sapere

Siamo tutti, più o meno, incompleti. Ogni conoscenza è, più o meno, incompleta. Capire l'incompletezza è il primo passo verso una maggiore completezza. Guardiamoci da chi pretende che la sua persona o scienza sia completa o autosufficiente.

2014/10/06

Sul fondamentalismo cattolico

Il comportamento dei cattolici fondamentalisti (come ad esempio quello delle "sentinelle in piedi") si spiega con la psicologia e si combatte con l'educazione dei bambini (lezioni di etica laica e psicologia invece che di religione). Gli adulti fondamentalisti sono irrecuperabili. Il loro comportamento può essere preso in considerazione come esempio di fondamentalismo nei corsi di etica e psicologia oppure per fare della satira. Combattere il fondamentalismo con argomenti razionali è tempo perso.

2014/10/04

Organizzazione analitica vs. cronologica delle informazioni

Da quando esistono i mass-media l'umanità privilegia l'organizzazione temporale delle informazioni rispetto a quella spaziale (cioè analitica). Intendo dire che normalmente le informazioni vengo percepite, usate e memorizzate più come "notizie" che come "conoscenze". In altri termini, si tende a collocare ogni conoscenza nel tempo, e a privilegiare le più recenti rispetto alle meno recenti, proprio come si fa con le notizie, a cui si attribuisce valore e destano interesse nella misura in cui sono attuali.

2014/10/03

L'immortale umorismo di Woody Allen

La differenza tra l’amore e il sesso, è che il sesso allevia le tensioni e l’amore le provoca.

Il mondo si divide in buoni e cattivi. I buoni dormono meglio ma i cattivi, da svegli, si divertono molto di più.

2014/10/02

Sua Santità

Nemmeno Bergoglio rinuncia al titolo di "Sua Santità" come se fosse già santo conclamato. Tutti i papi sono narcisisti per statuto.

Vita e meta-vita

Ognuno vive la sua vita, in un certo modo, una vita più o meno simile a quella dei suoi simili. Qualcuno si chiede che senso abbia la sua vita, a cosa e a chi serva, quali sono le opzioni e cosa comporti ciascuna di esse. Qualcun altro si chiede se abbia senso interrogarsi sul senso della vita. E qualcun altro ancora si chiede se abbia senso interrogarsi sul senso dell'interrogarsi sul senso della vita. Aiuto! Fatemi scendere!

Blog di Bruno Cancellieri